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A tu per tu con Tano Simonato

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Il 2015 è un anno di festeggiamenti per il famoso stellato: quest'anno Tano Simonato ha compiuto 60 anni e il suo ristorante compie 20 anni di onorata attività. Di cambiamenti ne ha fatti e visti passare tanti da quando a 17 anni iniziò come barman in diversi locali italiani. In un'esclusiva intervista a Saporie.com (con tanto di Questionario di Proust!) ecco cosa ci ha raccontato...

Gaetano Simonato, per gli amici Tano, per 17 anni ha fatto il barman in diversi locali italiani, coltivando, però, parallelamente una grande passione per la cucina. Nel 1995 realizza il sogno di aprire, in via Vigevano a Milano, il suo ristorante: Tano passami l’olio.
L’amore per l’extravergine - sono oltre 50 le marche di olio evo che  troneggiano nella bacheca del suo ristorante - è tale da dedicare a questo ingrediente il nome del suo locale. Orgoglioso autodidatta lo chef nel 2009 – nel frattempo Tano passami l’olio si è trasferito in via Villoresi - riceve l’ambito riconoscimento della stella Michelin. Il 2015 è un anno di festeggiamenti per lo chef: quest’anno Tano ha compiuto 60 anni e il suo ristorante compie 20 anni di onorata attività.
 
Ma qual è il segreto di tanti successi? Ecco cosa ha raccontato a Saporie.com Tano Simonato in questa intervista, che racconta i due lati della medaglia: l’uomo e il cuoco. QUESTIONARIO DI PROUST. L'UOMO
 
Il tratto principale del tuo carattere
Affabilità
La qualità che desideri in un uomo
Correttezza
La qualità che preferisci in una donna
Concretezza
Il tuo difetto più grande
Dire troppo quello che penso
Il tuo sogno di felicità
Ne ho una cassettiera intera
L’ultima volta che hai pianto
Piango spesso, mi emoziono anche di fronte a un bel film
Il giorno più felice della tua vita
Ne ho talmente tanti che ho paura di tralasciarne qualcuno. Ne ricordo uno che esula tutto: il 24 maggio 1989, quando il Milan vince la Coppa dei Campioni.
E il più infelice
Quando ho dovuto rinunciare alla vita insieme a mio figlio
Il paese dove vorresti vivere
L’Italia, anche se ci sono cose da migliorare.
Il film cult
Amo molto i film di Luc Besson per la capacità di raccontare “il vero”
Ciò che detesti di più
La falsità
Il dono di natura che vorresti avere
L’ubiquità
Le colpe che ti ispirano maggior indulgenza
I comportamenti stupidi. Vanno perdonati
Stato d’animo attuale
Sereno
Il tuo motto
Ci sono due modi di vivere: intensamente o passivamente. La cosa bella è che comunque devi vivere, meglio vivere intensamente. IN CUCINA. IL CUOCO
 
- Cosa non può mancare nella tua dispensa?
Extravergine e zucchero
- Il tuo attrezzo da cucina preferito?
La pinza. Quella sottile
- Infanzia, adolescenza, età adulta. 3 piatti che parlano di te
Per l’infanzia, riso e latte. L’adolescenza è stato un periodo di sperimentazione, difficile scegliere un unico piatto. Per l’età adulta certamente il Crottin de chevre in glassa di zucchero al profumo d’arancia e Caldiff con aceto balsamico e tartufo. (da 20 anni al ristorante ma mai entrato in carta).
- Un piatto di… e un bicchiere di…la tua accoppiata vincente?
Senza dubbio lo Champagne. E di fianco? Ci stanno bene troppe cose, non solo il caviale. Anche con una semplice mortadella è uno splendido abbinamento.
- Il tuo ristorante compie 20 anni. Il momento più bello e il più difficile?  
Il giorno in cui ho aperto il ristorante Tano passami l’olio e quello in cui ho ricevuto la stella Michelin. Questi i momenti più felici. Il più difficile quando, trasferendomi da via Vigevano a via Villoresi, ho inaugurato il nuovo ristorante con i legamenti rotti, a causa di un brutto incidente in moto.
Caso olio extravergine. Cosa ne pensa delle recenti polemiche uno chef  che di questo ingrediente ha fatto un simbolo della propria cucina?
Penso che sia giusto che chi ha sbagliato paghi. Tuttavia sono molte di più le aziende che lavorano bene, bisogna far parlare di sé, parlando della nostra qualità. Serve più amor proprio nel nostro Paese.
 
A cura di Alessandra Cioccarelli

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