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Il
sartù è un
piatto napoletano a base di riso ideato nel ‘700 dai Monsù, cuochi francesi che lavoravano nelle famiglie aristocratiche di Napoli. Questa ricetta è nata
dall’esigenza di rendere più appetibile il riso al palato dei napoletani che, considerandolo un cibo povero e poco gustoso, lo definivano uno “sciacquapanza”. Sugo di pomodoro, piselli, polpette e melanzane fritte, gli ingredienti che hanno compiuto la magia. Da quel momento i partenopei non hanno più abbandonato questo piatto che, oltre a rimanere sulle tavole dei ricchi, è passato anche su quelle dei più poveri.
Lo chef Stefano De Gregorio ha deciso di rivisitare la ricetta, proponendo un sartù di cavolo romano. Niente riso nella sua versione, ma il cavolo, una verdura dalle numerose virtù. Accendete il forno a 200°C e realizzate questo gustoso antipasto!