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Bardolino, il vino rosso DOC: Caratteristiche e abbinamenti

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Prende il nome da Bardolino, sulla sponda veronese del lago di Garda ed è uno dei vini rossi più noti del Veneto. 

Bardolino DOC


Il Bardolino DOC è un vino rosso che si produce sulle colline del Lago di Garda con le uve Corvina e Rondinella, le stesse dell’Amarone della Valpolicella; per questo è considerato suo “fratello”. Con un disciplinare nuovo di zecca, aggiornato nell’aprile del 2021, scopriamo di più su questo vino veneto.

Storia del vino Bardolino

Il Bardolino è un vino dalle origini antichissime, le più antiche testimonianze che parlano di un vino prodotto nella zona del Bardolino risalgono agli Antichi Romani. Altre documentazioni che riguardano la viticoltura nella zona risalgono al 1300 circa; ma è nel 1400 che che la produzione vinicola del Garda veronese incomincia a essere identificata esplicitamente con il nome di “Bardolino”.

Uno dei primi vini a ottenere la DOC (nel 1968) e a essere esportato negli Stati Uniti, il Bardolino è tutelato da un Consorzio sin dal 1929, all’epoca chiamato Consorzio di difesa del vino tipico Bardolino. Il Consorzio viene poi istituito nel 1969 che il Bardolino era già un vino DOC.

Bardolino, museo del vino

La storia del vino in questa zona è talmente antica che la Cantina Zeni ha finanziato con la sua collezione privata il museo del vino di Bardolino, che è ormai un’istituzione. Diviso in varie aree tematiche, illustra i diversi processi della filiera vitivinicola: la coltivazione della vite, la raccolta, la trasformazione dell'uva, ll’imbottigliamento,l’affinamento del vino nelle botti, fino al suo trasporto.

Ma il museo non è l’unica celebrazione che gli abitanti del comune decdicano al vino; da quasi cento anni, infatti, a Bardolino si festeggia la festa dell’uva e del vino Bardolino, una manifestazione che celebra il Bardolino e tutti gli altri vini della zona.

Bardolino, scheda tecnica del vino

Tipologia: Il Bardolino è un vino rosso fermo e leggermente fruttato 

Bardolino vino gradazione: 12 %

Temperatura di servizio: 15-16 °C

Vino bardolino DOC: Uno dei primi ad aver ottenuto la denominazione, il Bardolino è un vino DOC

Bardolino vino, le caratteristiche

Il Bardolino è un vino rosso fermo e leggermente fruttato. Per la degustazione del vino Bardolino, bisogna distinguere tra il Bardolino base e il Bardolino DOC, ma una caratteristica è comune a entrambe: la sua colorazione chiara, rosso rubino, che è da sempre uno dei suoi tratti distintivi. 

Per il Bardolino base, dunque, si riconoscono un sapore asciutto ma sapido e armonico. Il vino è fruttato ma in modo delicato che ricorda frutta rossa estiva come le ciliegie, le fragole e i lamponi. La sua struttura lo rende un vino di grande bevibilità.

Il Bardolino DOC, proveniente dalle tre sottozone indicate dal Disciplinare che vedremo più avanti, viene affinato almeno per un anno e proviene da vitigni che, come da regolamento, hanno una resa inferiore per ettaro e quindi una maggior concentrazione di profumi e sapori. Il colore resta quello tipico chiaro del Bardolino, ma al profumo si aggiungono anche note che ricordano la cannella, i chiodi di garofano e il pepe nero. Si tratta, come si dice in gergo, di un bouquet più raffinato e complesso.

Bardolino DOC, il Disciplinare

La prima stesura del Disciplinare del Bardolino risale al 1968, a testimonianza della sua lunga storia di affinamento. L’ultimo aggiornamento è recentissimo e risale ad aprile del 2021 e definisce le tre sottozone di produzione del Bardolino, già identificate a fine Ottocento, ma formalizzate soltanto negli ultimi tre anni. Sempre secondo il disciplinare, è stato definita la resa massima dell’uva, cosa che influisce sulla qualità del vino, che non deve superare i 120mila quintali per ettaro. Il Disciplinare definisce inoltre i vitigni e le uve ammesse e i confini delle tre sottozone sopracitate. Andiamo a vedere meglio questi punti.

Bardolino, uva e vitigni

Come accennato, l’uvaggio consentito per il vino Bardolino DOC ricorda molto quello dell’Amarone, che infatti viene prodotto nella stessa zona del Veneto.

Le uve ammesse per la produzione del Bardolino sono:

  • La Corvina Veronese, che deve essere presente in una percentuale compresa tra il 35 e il 95%;
  • La Rondinella, che deve essere presente in una percentuale compresa tra il 5 e il 40%;
  • La Molinara, che fino al 2010 era un’uva obbligatoria, mentre ora è facoltativa in una misura che non superi il 15%.

Zona di produzione del Bardolino

Le uve base di base del Bardolino vengono coltivate lungo tutto l’arco collinare veneto formato da antichi ghiacciai che si affaccia sul Lago di Garda. Si tratta di terreni magri, ciottolosi, che danno vini nervosi, sapidi. 

Gli stessi vitigni, in Valpolicella, producono però anche dei vini completamente diversi, più corposi (dal Valpolicella al Valpolicella Ripasso, fino al Recioto dolce e all’Amarone secco) grazie alla eterogeneità natura del suolo, alle condizioni microclimatiche, e anche alle tecniche di vinificazione. Proprio per via di questa eterogeneità sono state indicate tre sottozone: Sommacampagna, Montebaldo e La Rocca. Nello stesso territorio di Bardolino, inoltre, si producono anche un Chiaretto, da uve vinificate in rosa (breve macerazione delle bucce nel mosto, fino a ottenere la tonalità e l’intensità di colore desiderata), e uno Spumante, più raro.

In particolare l’area comprende per intero i comuni di Garda, Bardolino, Affi, Cavaion Veronese, Pastrengo, Lazise, Castelnuovo del Garda, e pro parte quello di Torri del Benaco, Costermano sul Garda, Caprino Veronese, Rivoli Veronese, Bussolengo, Sona, Peschiera del Garda, Sommacampagna e, infine, Valeggio sul Mincio.

Bardolino classico Latuja

Il Bardolino Doc Classico Latuja in vendita da Conad è un vino dal caratteristico rosso ciliegia chiaro; ha un profumo sottile ma bene espresso, fragrante di marasca e di fiori di ciliegio, e un gusto asciutto, franco, sapido, con lieve fondo amarognolo di mandorla. 

Bardolino vino abbinamenti e ricette in cucina

Il vino Bardolino si abbina benissimo a diversi tipi di alimenti. Per l’aperitivo servitelo con salumi molto dolci o molto delicati, come bresaola, speck, salame crudo o finocchiona.

Per un abbinamento tipico, provatelo con la polenta e il baccalà mantecato, una vera prelibatezza della zona. 

Se preferite un abbinamento con delle carni, preferite quelle bianche e servitelo con un pollo arrosto, con una cotoletta di vitello alla bolognese, ma anche con delle alette di pollo croccante.

Per un menu vegetariano, abbinatelo a uno sformato di scarola e formaggio, ma anche a un’insalata di cavoli con miso e curry.



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