Scopri tutto quello che c'è da sapere sul vino rosso Barbera D'Alba DOC Superiore: leggi la scheda tecnica, le caratteristiche e gli abbinamenti in cucina!
Barbera d'Alba
La Barbera (per i piemontesi tanto l’uva quanto il vino che ne deriva sono, per tradizione, al femminile) è una varietà autoctona del Monferrato: vitis vinifera montisferratensis la chiama l’ampelografo Gallesio. Probabilmente originaria della valle del Tiglione, dove la memoria storica del vitigno è più antica, viene nominata per la prima volta solo nel 1799, in una memoria del conte Nuvolone, vice direttore della Società di Agraria di Torino: «…barbera, fra le uve nere di prima qualità, è molto coltivata nella frascheja di Alessandria e nell’Astigiano».
Barbera d’Alba, denominazioni
Oggi la Barbera è coltivata in molte zone collinari del Piemonte, e dà risultati in qualche misura differenti secondo la natura del suolo e le condizioni microclimatiche. A sua tutela, esistono in regione sei denominazioni di origine: Barbera d’Asti Docg, Barbera del Monferrato Doc, che nella versione Superiore diventa Docg; Barbera dei Colli Tortonesi Doc; Barbera Piemonte Doc; Barbera d’Alba Doc. Noi ci occuperemo di quest’ultima.
Barbera d’Alba DOC, scheda tecnica
Tipologia: vino rosso fermo
Denominazione e vini: Barbera d’Alba e Barbera d’Alba Superiore
Gradazione: il valore alcolometrico minimo per Barbera è di 12%, mentre per la versione Superiore di 12,5%
Servizio: 17-20°C
DOC: Doc dal 1970
Tutela: Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani
Barbare d’Alba DOC, caratteristiche e sapore
La Barbera d’Alba DOC è caratterizzata da un colore rosso rubino; un odore fruttato e caratteristico. Il gusto è asciutto, sapido ma sempre armonico, con un grado di acidità spiccato, che va affievolendosi con l’invecchiamento.
Nella Barbera Superiore il colore, con l’invecchiamento, può tendere al granato. Nel profumo si aggiungono eventuali sentori di legno ma il profumo resta sempre delicato; al gusto si aggiunge una caratteristica di sapore leggermente tannico.
La zona di produzione
La Barbera d’Alba è coltivata sulle colline albesi delle Langhe, in provincia di Cuneo.
In particolare, i comuni dove è ammessa la produzione sono: Alba, Albaretto della Torre, Barbaresco, Barolo, Borgomale, Camo, Canale, Castagnito, Castellinaldo, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Corneliano d’Alba, Cossano Belbo, Diano d’Alba, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, Magliano Alfieri, Mango, Monforte d’Alba, Montelupo Albese, Monticello d’Alba, Neive, Neviglie, Novello, Perletto, Piobesi d’Alba, Priocca, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, S. Vittoria d’Alba, S. Stefano Belbo, Serralunga d’Alba, Sinio, Treiso, Trezzo Tinella, Verduno, Vezza d’Alba; e in parte dal territorio dei comuni di Baldissero d’Alba, Bra, Cortemilia, Cherasco, La Morra, Monchiero, Montà d’Alba, Montaldo 2 Roero, Monteu Roero, Narzole, Pocapaglia, S. Stefano Roero e Sommariva Perno, in provincia di Cuneo.
Le uve e il metodo di produzione
La produzione del Barbera d’Alba deve avvenire, come da Disciplinare, solo con l’utilizzo di uve Barbera in percentuale minima all’85% e Nebbiolo al massimo al 15%.
L’uva è diraspata e vinificata in rosso (macerazione delle bucce nel mosto); dopo la fermentazione malolattica (trasformazione biologica dell’acido malico forte in acido lattico più debole, che conferisce morbidezza al gusto), il vino rimane ad affinarsi in acciaio o in legno prima dell’imbottigliamento.
Le operazioni di vinificazione devono avvenire nei comuni di Cuneo, Asti e Torino e, sia per la Barbera che per la Superiore la resa massima dell’uva non può superare i 70 litri per ogni quintale raccolto.
Barbera d’Alba Superiore
Il disciplinare di produzione prevede anche una tipologia Superiore, con una maggiore ricchezza alcolica (almeno 12,5 %vol.), che deve invecchiare come minimo un anno prima dell’immissione al consumo.
Cantine consigliate
La cantina Miniato produce una Barbera d’Alba Superiore DOCG dal perfetto rapporto qualità prezzo, con un colore rubino con riflessi granati, proprio come descritto nel Disciplinare; un profumo ben pronunciato di uva e di marasca, con ricordi di garofano e di spezie; un sapore pieno, sapido, schietto, con distinto fondo di confettura e di spezie.
Per la DOC, potete provare una Barbera d’Alba DOC della cantina Fontanafredda, cantina che nasce a metà dell’Ottocento e da allora lavora con l’obiettivo di mantenere intatte le caratteristiche di tipicità dell’uva Barbera.
Quale è il miglior Barbera? Vini a confronto
Barbera d'Alba VS Barbera d’Asti
Entrambi prodotti con uve Barbera, i due vini si differenziano innanzitutto per la percentuale di altri vitigni ammessa nel processo di vinificazione: massimo 15% di uve Nebbiolo per la Barbera d’Alba e massimo 10% di uve piemontesi per la Barbera d’Asti.
Quella di Asti è una Barbera dal colore rosso più cupo, mentre quella di Alba è sempre di un bel rosso rubino. Al sapore, nella Barbera d’Alba si riconosce un maggior grado di acidità.
Dolcetto d'Alba VS Barbera d’Alba
Anche tra Barbera e Dolcetto d’Alba una delle principali differenze risiede nel grado di acidità dei due vini, maggiore nella Barbera. Entrambi vini molto secchi, la Barbera ha però un gusto complesso e maestoso, mentre il Dolcetto è più giovane e vivace.
Barbera d'Alba VS Nebbiolo
Nel confronto tra Nebbiolo e Barbera d’Alba notiamo sicuramente molte somiglianze. Tanto più che la Barbera ammette una presenza del 15% di uve Nebbiolo. Entrambi vini delle Langhe, il Nebbiolo è senz’altro il Re del Piemonte, dalle uve Nebbiolo nascono infatti le sue più grandi eccellenze; ma la Barbera è al tempo stesso uno dei vini più diffusi e apprezzati in tutta Italia insieme al Sangiovese.
Simili differenze si riscontrano tra Barbera e Barbaresco, dal momento che il secondo è vinificato con uve Nebbiolo in purezza.
Barbera d'Alba VS Montepulciano
Tra Barbera e Montepulciano le differenze sono molte. Innanzitutto, la gradazione del Montepulciano è molto più alta: tra il 13,5 e il 15%. Il Montepulciano è inoltre un vino corposo con sapori di amarena, prugna, grafite e tabacco.
Gli abbinamenti a tavola
La Barbera d’Alba è un vino rosso che si abbina alle classiche ricette piemontesi saporite e, per la maggior parte, a base di carne. Provatelo con i classici tagliolini al ragù, i fegatini, gli agnolotti sia in sugo che in brodo; ma anche con la carne di Fassona e la selvaggina.
Per l’aperitivo, provatelo con diversi salami e salatini come il salame Felino, quello di Fabriano, il Varzi e i cacciatorini. Per un tagliere completo, abbinatelo a una Toma piemontese DOP, a un Asiago DOP, a una Fontina valdostana DOP, a un Parmigiano Reggiano DOP o a un Pecorino di Pienza DOP.