Un itinerario nei luoghi di produzione del Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP: allevatori, distributori, macellerie e ristoranti dove trovarlo
Dove si produce, dove trovarlo e dove mangiare il Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP
Il Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP è un prodotto tipico italiano dalle caratteristiche uniche. Il suo territorio di produzione è un viaggio che attraversa il cuore dell’Italia, a partire dalla Campania, fino all'Emilia Romagna. Il disciplinare di produzione comprende, infatti, l’intero territorio di Umbria; Marche; Molise e Abruzzo e le province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, per l’Emilia – Romagna; le province di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia e Siena, per la Toscana; le province di Frosinone, Rieti, Viterbo e parte delle province di Roma, Latina, per il Lazio; Benevento, Avellino e parte della provincia di Caserta, per la Campania.
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Un sapore inconfondibile che richiama i profumi del Centro Italia
La grande attenzione legata all’alimentazione e al rapporto naturale con il territorio e con i pascoli si riflettono sull’aspetto e sul sapore delle carni del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP. La grana è fine e il colore è rosso vivo. Anche la consistenza è soda ed elastica, con piccole infiltrazioni di grasso nella massa muscolare. L’alto pregio della carne di Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP è frutto di un mix vincente che ha tra i suoi ingredienti principali la predisposizione genetica, i sistemi naturali di allevamento e un’alimentazione di qualità. I profumi dei prati e le essenze tipiche dei pascoli dell’Appennino distinguono la carne di Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP da tutte le altre.
Il Consorzio di tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP
Il Consorzio, costituito nel 2003, è stato ufficialmente riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nel 2004. Formato da 1.827 soci tra allevatori, macellatori e porzionatori, il Consorzio punta a promuovere e valorizzare il prodotto, informando anche il consumatore. L’attività principale è quella di vigilanza, tutela e salvaguardia dell’IGP da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni e uso improprio del marchio. L’attività di controllo, annualmente concordata con l’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità, è svolta dagli agenti vigilatori qualificati del Consorzio su tutta la filiera e, in particolare, nei centri di macellazione e lavorazione. Nel 2020 sono state 104 le visite ispettive svolte in particolare sulle macellerie, sui laboratori di prodotti trasformati e sulle mense scolastiche con 379 analisi di tracciabilità della carne tramite DNA svolte.
Il Consorzio e la vigilanza
Il compito principale del Consorzio è controllare e vigilare sull’intera filiera della carne certificata Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP. Da oltre 15 anni il Consorzio svolge anche attività di contrasto alle imitazioni e alle contraffazioni. Per questo motivo, è stato messo a disposizione degli utenti una sezione del sito dedicata alla raccolta delle segnalazioni sul prodotto. Qui, in tempo reale, è possibile segnalare irregolarità, pubblicità ingannevole, falsificazione del prodotto o del marchio o semplicemente comunicare ristoranti o macellerie in cui questa carne viene venduta attraverso la compilazione di un semplice modulo (anche in forma anonima) da inviare all’ufficio vigilanza del Consorzio, che provvederà, attraverso i propri agenti vigilatori, a intervenire con gli opportuni controlli o a coinvolgere gli organi ufficiali di vigilanza.
Dove trovare la carne di Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP
È possibile trovare la carne di Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale IGP attraverso la mappa nel sito del Consorzio di Tutela, filtrando la scelta su questi parametri: macelleria, ristorante, operatore commerciale, laboratorio sezionamento e più attività. Vi raccontiamo qualche realtà, a partire dai produttori fino ai ristoranti dove gustarla.