Sale. Qual è la giusta misura per la salute?
Il fabbisogno minimo fisiologico è di 500 mg al giorno. Stiamo parlando di sale, un componente che rischia a volte di essere demonizzato in modo ingiustificato. Certo l’assunzione per quanto necessaria – l’apporto di sodio è insostituibile per il corpo umano – deve essere controllata tant’è vero che l’Organizzazione Mondiale della Sanità richiede una riduzione del suo consumo del 30% entro il 2025. È quanto emerge dallo studio sul consumo di sale in Italia presentato alla stampa dalla nutrizionista Maria Letizia Petroni, in collaborazione con Compagnia Italiana Sali (CIS).
«Vi sono solide evidenze che un eccessivo apporto di sodio, in particolare di cloruro di sodio, si associ con un aumento del rischio cardiovascolare – ha dichiarato Maria Letizia Petroni, medico nutrizionista clinico, professore associato settore Endocrinologia, Nefrologia, Scienze dell’Alimentazione e del Benessere - Questo aumentato rischio è dovuto a vari fattori, il maggiore dei quali è quello dello sviluppo di ipertensione arteriosa. Anche se questo vale soprattutto per quel 40% della popolazione che è sensibile al sale per predisposizione genetica».
Attualmente in Italia il consumo medio di sale tra gli uomini si aggira intorno al 10,8 g e al 8,4 per le donne. Stando al fabbisogno consigliato dall’OMS in Italia di strada c’è n’è da fare.
di Alessandra Cioccarelli