Alimentazione e salute: quando la forma diventa sostanza
Cibi morbidi o duri: quando la forma fa la differenza
Può la forma del cibo condizionare l’apporto calorico? E la velocità di masticazione influire sulla quantità di cibo assunto? A queste domande hanno risposto i ricercatori del Centro di Ricerca Nestlé (NRC) grazie a una serie di studi svolti in collaborazione con l’Università di Wageningen.
Alimentazione e salute: i dati dello studio sul comportamento alimentare
L’indagine ha evidenziato come la soddisfazione data dal pasto e la forma in cui la pietanza è proposta abbiano un ruolo determinante sulla quantità totale assunta. Lo studio dimostra che i cibi morbidi che vengono ingeriti in grandi bocconi e sottoposti a pochi atti masticatori, hanno un tasso assunzione al minuto maggiore dei cibi solidi. I ricercatori hanno dimostrato che i cibi ingeriti in piccoli morsi e masticati per lungo tempo aumentano il senso di sazietà riducendo le quantità di cibo assunte.
Cibi duri: quale impatto sui denti durante la masticazione
L’analisi ha indagato l’influenza della dimensione dei morsi e della durata della masticazione di cibi duri nella soddisfazione della fame e sulle calorie assunte. In una seconda fase, la variabile della forma della pietanza servita come variabile decisive per spegnere l’ appetito. La prima fase dello studio ha analizzato le caratteristiche del processo di masticazione durante l’assunzione di 35 cibi solidi che normalmente compongono un pasto caldo. Tra questi: verdure, carne e cibi pronti e snack.
Una seconda fase si è concentrata sull’influenza della forma in cui è consumato il cibo sulle quantità assunte: un pasto composto da bistecca al sugo, carote e patate è stato servito fino al raggiungimento della sazietà dei volontari. Il primo gruppo lo ha ricevuto in forma usuale (bistecca e tuberi interi) il secondo come composto di carne a pezzi e purea di carote e patate.
Quale alimentazione seguire per tutelare la salute
Un'alimentazione sana richiede un elevato consumo di cereali integrali, frutta di stagione e verdure, cotte e crude, mentre si dovrebbe ridurre il consumo di pane e prodotti da forno realizzati con farine raffinate. A differenza del pane , la pasta, soprattutto quella integrale, rilascia gli zuccheri lentamente evitando di far alzare la glicemia nel sangue.
Inoltre, è consigliabile sostituire le bevande zuccherate con centrifughe di frutta e verdura di stagione, infusi e tisane. Anche ridurre il consumo di salumi insaccati e di carne soprattutto rossa può avere ripercussioni favorevoli sullo stato di salute. Tra carne e pesce, preferire il pesce, inserendolo nella dieta almeno due volte alla settimana.
Sos colesterolo: cosa mangiare?
Per abbassare il colesterolo con la dieta è necessario seguire una dieta alimentare atta a limitare il consumo di acidi grassi saturi. Promossi in questo regime alimentare i legumi, che contengono fibre, sali minerali e proteine.
L’Avocado è un frutto ricco di nutrienti, nonché fonte di acidi grassi monoinsaturi e fibre, che aiutano a ridurre il colesterolo LDL, in favore di quello sano HDL. Un’ insalata di Avocado e pomodorini è un ottimo modo per consumarlo fresco. Ricche di L-arginina, aminoacido che aiuta il corpo a produrre ossido nitrico, sono le mandorle che aiutano a regolare la pressione sanguigna.
Fegato grasso: bene barbabietola e mirtilli
Chi soffre di fegato grasso deve inserire nella propria dieta determinati tipi di alimenti come i broccoli, spinaci, cavoletti di Bruxelles e cavoli, atti a prevenire l’accumulo di grasso. Il succo di barbabietola è fonte di nitrati e antiossidanti chiamati betalaine, che possono giovare alla salute del cuore e ridurre il danno ossidativo e l’infiammazione. L’uva rossa e viola contiene una varietà di composti vegetali benefici. Il più famoso è il resveratrolo, che ha una serie di benefici per la salute. I Mirtilli sono dotati di antociani, antiossidanti che conferiscono ai frutti di bosco i loro colori distintivi.
Calcoli renali: bere molto e poco sale
Quando di soffre di calcoli renali è prioritario idratarsi, bevendo, ad esempio non meno di 1.5 litri di acqua al giorno. Inoltre, è necessario evitare di eccedere con le proteine, soprattutto quelle animali e limitare il consumo di sale e alimenti che contengono ossalati. Aumentare il consumo di alimenti che contengono fitati: scegliere cibi con un basso apporto di grassi saturi e privilegiare quelli con maggior tenore in grassi monoinsaturi e polinsaturi. Evitare i grassi aggiunti, preferendo metodi di cottura come a vapore, in microonde, sulla griglia o piastra, in pentola a pressione.
Diabete: i benefici dei colori delle verdure
Per il trattamento del diabete, bisogna prestare attenzione all’assunzione dei carboidrati, in un quantitativo non inferiore ai 130 e non superiore ai 300 g/giorno. Nello specifico è consigliato consumare 5 porzioni al giorno tra ortaggi e frutta, variando i colori. All’interno della dieta è bene consumare almeno due porzioni di pesce a settimana, preferire carni magre e bianche e bere una tazza di latte parzialmente scremato al giorno o uno yogurt magro. Sì a formaggi e latticini, non più di 2 volte a settimana. Per cucinare o condire le insalate usare l’ olio di oliva o di semi evitando burro, strutto, panna, pancetta.
Insufficienza renale: sì a pane, pasta e riso
L’alimentazione consigliata per ci soffre di insufficienza renale premia pasta, pana, riso. Alimenti aproteici prodotti senza proteine come pane, pasta, riso, farina, crackers, fette biscottate, biscotti, e porzioni più accettabili di pietanze che contengono proteine animali. Sì alla carne, ad eccezione di quelle molto grasse: scegliere le parti più magre e meno venate. La pelle del pollame deve essere scartata. Stesso iter per il pesce, fresco o
Gastrite e alimentazione: integrale è meglio
Per cercare di limitare gli effetti indesiderati da gastrite meglio un’alimentazione che preveda il consumo di pasta, riso, avena e cereali in genere, meglio se integrali. Pane ben cotto, senza o con poca mollica, leggermente tostato, crackers, fette biscottate, grissini.
Consigliato il consumo di frutta matura e verdura di stagione, variando i colori per favorire la corretta assunzione di vitamine, sali minerali, fibre e antiossidanti. Tra le verdure, sì a finocchi, carote, zucchine e cavolo. Nella famiglia dei formaggi, concessi il primo sale, i fiocchi di latte, la mozzarella di vacca o parzialmente decremati durante la lavorazione come il Grana Padano DOP .