La ricotta infornata dei Monti Peloritani è un latticino prodotto tipico della tradizione casearia siciliana. É una ricotta a base di siero di latte ovino e bovinoasciugata sotto sale e poi infornata. Due sono le varianti in commercio: una più fresca e cremosa, e una a pasta compatta e più aromatica.
SCHEDA PRODOTTO
Ricotta infornata dei Monti Peloritani
La produzione della ricotta in Sicilia è un’antica e radicata tradizione. Qui la ricotta assume molte varianti e diversi ruoli: dalla classica fresca per il cannolo, alla ricotta infornata, sa sempre come farsi spazio sulle tavole.
Oggi nello specifico si parlerà della ricotta infornata, una specialità casearia tradizionale, che trova le sue radici nella zona orientale della Sicilia, più precisamente sui Monti Peloritani.
Ma procediamo passo passo
La produzione della ricotta nella zona messinese, era anticamente e strettamente correlata alla produzione del maiorchino, un formaggio a pasta dura (di latte ovino e caprino) prodotto sui monti Peloritani. Col tempo lo scarto di produzione, messo sotto sale e poi infornato, divenne sempre più apprezzato a tal punto da diventare più richiesto del maiorchino stesso.
La ricotta fresca, prende il nome dalla lavorazione. La trasformazione prevede la ricottura del siero avanzato dalla produzione di formaggi in aggiunta di latte. La ricotta è quel che si può definire una tipica ricetta di riciclo, non è un formaggio pur trattandosi di un latticino. La sua fama infatti, è quella di essere il formaggio non formaggio.
Caratteristiche ricotta infornata
Colore, sapore e consistenza variano in base al numero di infornate fatte. Sono infatti 2 le varietà di ricotta infornata in commercio. Una, infornata una sola volta, ha una crosta esterna marrone chiaro e un colore interno bianco-avorio. Una consistenza pastosa e semi-cremosa, un sapore fresco ma con retrogusti aromatici, rendono il prodotto perfetto al consumo fresco negli antipasti rustici e in abbinamento alle classiche olive schiacciate alla messinese.
L’altra, ripetutamente infornata a temperature più basse, ha la crosta esterna marrone molto scuro e la pasta interna marrone chiaro tendente al rosso. Ha una consistenza scagliosa un po’ come quella del Parmigiano Reggiano, ma rimane comunque molto più morbida e fresca. In questa variante, è la perfetta sostituta della classica ricotta salata della pasta alla norma.
Il prodotto, una volta sfornato non ha bisogno di stagionatura, anche se qualcuno ama asciugarla per esaltare profumi e aromi di nocciole tostate, frutta secca e fruttati.