La santoreggia alpina è una spezia che fa parte della stessa famiglia del timo e della menta, ma è decisamente più delicata. I fiori, commestibili e molto scenici, possono essere bianchi o viola. Ideale per aromatizzare una zuppa di legumi, perfetta per dare corposità a un miele, straordinaria per sposarsi in un matrimonio d'amore con una carne in agrodolce.
La santoreggia alpina (detta anche acino alpino o, col nome botanico, Clinopodium alpino) è una spezia che fa parte della stessa famiglia del timo e della menta, ma è decisamente più delicata. I fiori della santoreggia alpina sono commestibili e molto senografici e possono essere bianchi o viola. La santoreggia alpina è una pianta perenne, quindi si trova e si essicca tutto l'anno.
Ricette con santoreggia alpina
La santoreggia è ideale per aromatizzare una zuppa di legumi, o per dare un tocco finale a una carne in agrodolce, come nella ricetta del coniglio in agrodolce o dei noodles con verdure e maiale in agrodolce.
Nei dolci, la santoreggia è perfetta per dare corposità a un miele.Le foglie di santoreggia possono essere utilizzate per preparare dell'ottimo tè.
Tutti i nomi della santoreggia
Si dice che il suo nome botanico (Clinopodium alpino) derivi dalla forma dei suoi fiori (clino= inclinato; podium= piede).
Ma Clinopodium non è l'unico nome della santoreggia alpina.
Inizialmente, infatti, fu chiamata Thymus alpinus, per la sua somiglianza con la pianta di timo.
Anche Satureja alpina è uno dei suoi nomi.
La santoreggia era chiamata anche Erba dei satiri, per le particolari proprietà afrodisiache che si pensava avesse.
Dove si trova la santoreggia alpina
Esistono due specie principali di santoreggia montana. Una che cresce solo sulle alpi orientali (sulle Alpi Giulie e Carniche) e l'altra che cresce sulle alpi occidentali, ma anche in tutto il resto d'Italia, fino alla Calabria.