Ascoli Piceno e uno dei paesaggi vitati più belli d'Italia
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Il paesaggio vitato attorno ad Ascoli Piceno (siamo nelle Marche), è uno dei più belli d’Italia. Da una parte il blu del mar Adriatico e, dall’altra le alture dell’Appenino. Il vino qui si fa soprattutto da vitigni autoctoni che, negli ultimi anni, sono particolarmente rivalutati
di Elena Caccia
Il paesaggio vitato attorno ad Ascoli Piceno (siamo nelle Marche), è uno dei più belli d’Italia. Da una parte il blu del mar Adriatico e, dall’altra le alture dell’Appenino. Il vino qui si fa soprattutto da vitigni autoctoni che, negli ultimi anni, sono particolarmente rivalutati. Il territorio è sempre stato noto per i grandi vini rossi, ma oggi l’attenzione è rivolta anche ai bianchi. In particolare Pecorino, Passerina e Montepulciano.
In cima alla piramide qualitativa della viticoltura picena c’è una Docg: Offida. La denominazione prende il nome dalla cittadina di Offida, appunto, cuore dell’antica civiltà picena. La denominazione prevede tre tipologie di vino. La prima è l’Offida Rosso Docg, da vitigni di Montepulciano e Cabernet Sauvignon (solo un 15% al massimo), è un vino strutturato e robusto capace di un lungo invecchiamento. La seconda è l’Offida Passerina Docg nelle versioni fermo, spumante e passito, un bianco moderno e sempre caratterizzato da una note piacevolmente floreale che, nella tipologia dolce diventano dolci e setose. E, infine, l’Offida Pecorino Docg, la punta di diamante, un bianco così intenso da poter essere scambiato alla cieca tranquillamente per un rosso. Si caratterizza per l’alto tenore zuccherino, la buona gradazione alcolica e l’elevata acidità. Il gusto è morbido e ricorda la mela renetta e la frutta matura.
Il Rosso Piceno è la prima Doc delle Marche, istituita nel 1968. La tipologia Rosso Piceno Superiore Doc si può produrre solo in 13 comuni della provincia di Ascoli Piceno. Rispetto al Rosso Piceno, il Superiore ha profumi diversi (più ricco di fiori appassiti, mentre il Rosso Piceno rimanda maggiormente alla prugna) e una maggior struttura e un colore rosso rubino intenso che tende al granato. Un’altra Doc importante la Falerio; il nome deriva da Faleria, antica città romana oggi ribattezzata Falerone. Il Falerio è il vino che più esalta la tradizione marinare di questi luoghi perché dal punto di vista organolettico, accentua il sapore del pesce bianco e azzurro del mar Adriatico. Le uve usate sono (in proporzioni diverse) Trebbiano Toscano, Passerina e Pecorino. Il Falerio Pecorino Doc deve essere ottenuto dal Pecorino all’85% minimo. Terre di Offida è una delle Doc più recenti. Istituita nel 2001, anche nelle tipologie Passerina spumante, vinsanto e passito.
di Elena Caccia
Il paesaggio vitato attorno ad Ascoli Piceno (siamo nelle Marche), è uno dei più belli d’Italia. Da una parte il blu del mar Adriatico e, dall’altra le alture dell’Appenino. Il vino qui si fa soprattutto da vitigni autoctoni che, negli ultimi anni, sono particolarmente rivalutati. Il territorio è sempre stato noto per i grandi vini rossi, ma oggi l’attenzione è rivolta anche ai bianchi. In particolare Pecorino, Passerina e Montepulciano.
In cima alla piramide qualitativa della viticoltura picena c’è una Docg: Offida. La denominazione prende il nome dalla cittadina di Offida, appunto, cuore dell’antica civiltà picena. La denominazione prevede tre tipologie di vino. La prima è l’Offida Rosso Docg, da vitigni di Montepulciano e Cabernet Sauvignon (solo un 15% al massimo), è un vino strutturato e robusto capace di un lungo invecchiamento. La seconda è l’Offida Passerina Docg nelle versioni fermo, spumante e passito, un bianco moderno e sempre caratterizzato da una note piacevolmente floreale che, nella tipologia dolce diventano dolci e setose. E, infine, l’Offida Pecorino Docg, la punta di diamante, un bianco così intenso da poter essere scambiato alla cieca tranquillamente per un rosso. Si caratterizza per l’alto tenore zuccherino, la buona gradazione alcolica e l’elevata acidità. Il gusto è morbido e ricorda la mela renetta e la frutta matura.
Il Rosso Piceno è la prima Doc delle Marche, istituita nel 1968. La tipologia Rosso Piceno Superiore Doc si può produrre solo in 13 comuni della provincia di Ascoli Piceno. Rispetto al Rosso Piceno, il Superiore ha profumi diversi (più ricco di fiori appassiti, mentre il Rosso Piceno rimanda maggiormente alla prugna) e una maggior struttura e un colore rosso rubino intenso che tende al granato. Un’altra Doc importante la Falerio; il nome deriva da Faleria, antica città romana oggi ribattezzata Falerone. Il Falerio è il vino che più esalta la tradizione marinare di questi luoghi perché dal punto di vista organolettico, accentua il sapore del pesce bianco e azzurro del mar Adriatico. Le uve usate sono (in proporzioni diverse) Trebbiano Toscano, Passerina e Pecorino. Il Falerio Pecorino Doc deve essere ottenuto dal Pecorino all’85% minimo. Terre di Offida è una delle Doc più recenti. Istituita nel 2001, anche nelle tipologie Passerina spumante, vinsanto e passito.