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Le polpette di stoccafisso di Norvegia alla calabrese sono realizzate dallo chef Simone Rugiati, in una deliziosa combinazione di sapori che unisce la tradizione del pesce norvegese buono e nutriente come lo st...
Le polpette di stoccafisso di Norvegia alla calabrese sono realizzate dallo chef Simone Rugiati, in una deliziosa combinazione di sapori che unisce la tradizione del pesce norvegese buono e nutriente come lo stoccafisso, con sapori tipici della culinaria calabrese. Questa ricetta rappresenta un perfetto esempio di come la cucina del sud sia capace di valorizzare ingredienti semplici attraverso tecniche di preparazione e abbinamenti sempre infallibili. Il risultato è un piatto ricco e gustoso, perfetto per ogni occasione.
Lo stoccafisso, ricordiamo, è un merluzzo essiccato all'aria tipico della tradizione norvegese, arrivato sulle coste italiane grazie ai commerci marittimi del Medioevo. In Calabria, la sua introduzione ha trovato terreno fertile in una cucina povera ma creativa, che ha saputo adattare questo ingrediente ai propri sapori e tecniche. La capacità di conservare a lungo lo stoccafisso ha reso questo pesce un alimento prezioso, particolarmente nelle zone interne e montane della regione.
Una ricetta tipica, da cui si prende ispirazione per queste polpette di stoccafisso, è lo stocco alla mammolese, una ricetta tipica calabrese, precisamente del borgo di Mammola, in provincia di Reggio Calabria. In questa ricetta lo stoccafisso viene cotto con patate, salsa di pomodoro, cipolle, olive, capperi e peperoncino per un'esplosione di sapori tipici.
Lo stoccafisso, prima di essere utilizzato in cucina, deve essere messo in ammollo per reidratarne completamente la carne. L’ammollo deve durare diverse ore e l’acqua andrà cambiata di tanto in tanto, per 2-3 giorni consecutivi.
Una volta che la carne sarà completamente ammorbidita, si può procedere con la cottura: lo stoccafisso deve essere tagliato a pezzi e cotto nella salsa di pomodoro con le cipolle rosse, il prezzemolo tritato e il peperoncino. Quando sarà cotto si può procedere con la preparazione delle polpette.
Oltre allo stoccafisso, per preparare l’impasto delle polpette bisognerà far cuocere anche delle patate, per poi schiacciarle e aggiungerle nel tegame con lo stoccafisso, insieme a olive nere e capperi. Con questo composto si potranno quindi formare delle palline che andranno poi fritte per essere servite come aperitivo.
Per questa ricetta serviranno circa 750 g di stoccafisso già ammollato precedentemente, due cipolle rosse e alcuni pomodori, oltre a 6 patate, un bicchiere di vino rosso per sfumare il pesce, i capperi e le olive nere a piacere, il peperoncino.
Una volta pronto l’impasto delle polpette, è tempo di darne la forma per poi cuocerle. Andranno prima passate nella farina, quindi nell’uovo e, per ultimo, nel pangrattato. Prima di cuocere le polpette, si consiglia di lasciarle a riposare in frigorifero, così che risultino più compatte e non si sfaldino in cottura.
Per questa ricetta è consigliata la frittura delle polpette. Andrà scaldato abbondante olio di semi in una padella, dove friggere le polpette fino a doratura uniforme.
In alternativa, potete cuocere le polpette di stoccafisso al forno , disponendole su una teglia coperta con carta forno e lasciate cuocere per 25-30 minuti.
Per personalizzare le polpette di stoccafisso, potete aggiungere:
Prova anche:
Per una versione senza glutine, adatta a chi soffre di celiachia, potete utilizzare del pangrattato senza glutine, oppure della semplice farina di riso, e assicuratevi che tutti gli ingredienti siano certificati senza glutine.
Potete anche optare per la maizena per infarinare le polpette, o ancora dei cornflakes gluten-free tritati grossolanamente per ottenere una consistenza più croccante.
Le polpette di stoccafisso alla calabrese possono essere servite in vari modi: su un piatto da portata, guarnite con fette di limone e un filo di olio d'oliva, oppure servite in una ciotolina insieme a una salsa yogurt d’accompagnamento.
Potete preparare un’insalata di patate, cipolle e peperoncino e servirla con affianco le polpette ancora calde, abbinandoci come vino un bel calice di Cirò rosato, un vino DOC che viene prodotto nei comuni di Cirò e Cirò Marina e in parte intorni ai territori di Melissa e Crucoli, in Calabria.
Profumo delicato e sapore secco, questo vino è perfetto per essere abbinato al baccalà in umido e, quindi, perché no, anche a queste magnifiche polpettine!
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