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Capperi di Pantelleria IGP

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I capperi di Pantelleria IGP, solo uno dei prodotti d'eccellenza di questa stupenda isola di formazione vulcanica.




Capperi di Pantelleria IGP


I capperi di Pantelleria Igp sono un prodotto tipico d'eccellenza dell'isola di Pantelleria, Sicilia, parte emersa di un edificio vulcanico formatosi nel corso dei millenni e in continua evoluzione. L’appellativo di perla nera del Mediterraneo deriva dalla natura del suo territorio dalle nere rocce dalle mille forme che la caratterizzano e le danno un aspetto lunare, surreale e affascinante. Pantelleria, isola solitaria situata a pochi chilometri dalle coste africane, ha affascinato da sempre viaggiatori e turisti. Le sue coste rocciose di nera lava ricche di piccoli promontori che si tuffano nel mare, le misteriose figure disegnate dall’impeto del mare e dalla forza del vento, l’impervio entroterra punteggiato dai tammusi (i muretti a secco), le innumerevoli sfumature del mare: Pantelleria esibisce scenari mozzafiato, originali e irripetibili, disegnati dalla natura e dall’uomo.


I terreni di Pantelleria, che sono di origine vulcanica, sono estremamente fertili e adatti alla cultura della vite. I vini prodotti a Pantelleria sono sconosciuti e apprezzati da sempre. Accanto alla coltura della vite, di altrettanta stima gode il cappero di Pantelleria, frutto di una pianta spontanea che ricopre l’isola ed è riconosciuto come una delle sue più importanti eccellenze alimentari. Il cappero di Pantelleria, infatti, insieme al passito, rappresenta uno dei più importanti ambasciatori di questa isola nel mondo intero. Nel giugno del 1996 i capperi di Pantelleria sono hanno ottenuto il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta. Conosciamo meglio questo prodotto tipico siciliano con un identikit.

Le origini e la storia dei capperi

I capperi erano noti e apprezzati già dai greci, dai romani e dagli arabi. Le prime notizie sul loro conto risalgono agli scritti di Plinio e Dioscoride e nel XVI secolo sono stati citati ne La Singular Dottrina, un’enciclopedia culinaria in cui Domenico Romoli ne ha sottolineato le proprietà benefiche e afrodisiache.

L'area di produzione

L’area di produzione dei capperi di Pantelleria comprende il territorio dell’omonima isola in provincia di Trapani. Anche a Salina si trovano moltissime piante di cappero. 



La raccolta dei capperi

La fioritura del cappero comincia tra maggio e settembre. Nello stesso periodo vengono raccolti i bottoni floreali non ancora aperti. Questa operazione deve essere svolta in modo tempestivo, quando i fiori sono appena germogliati. Una volta raccolti vengono messi a maturare in salamoia in sale marino e per i capperi la fase di maturazione è fondamentale, perché appena raccolti sono amari e hanno un gusto sgradevole. La maturazione dura circa 10 giorni in cui vengono periodicamente rimescolati per poi essere posti nuovamente sotto sale per i successivi 10 giorni. Solo alla fine di questo iter i capperi possono essere consumati.

Caratterstiche e proprietà

I capperi di Pantelleria hanno un colore verde scuro con sfumature senape, una consistenza soda e una forma tondeggiante. Il loro aroma è forte, intenso e la pianta ha un’altezza che va dai 30 ai 50 cm con fiori bianchi e rosa e foglie verde scuro. I capperi contengono una buona quantità di vitamine A, C, E e K e sono ricchi di antiossidanti e sali minerali come calcio, rame e magnesio. Sono perfetti per una dieta ipocalorica, perché hanno poche calorie e grassi.

I capperi sono tutelati da...

I capperi di Pantelleria Igp sono tutelati dalla Cooperativa Agricola Produttori Capperi che, dal 1971, lavora per garantire la loro qualità sia per la clientela sia per i consumatori.

L'uso in cucina

Prima diusare i capperi in cucina, bisogna dissalarli. Trasferiteli in una ciotolina piena di acqua fresca e attendete una decina di minuti. Poi scolateli, sciacquateli e a quel punto potrete utilizzarli come preferite.

È consigliabile consumare i capperi crudi, in modo da preservarne l’aroma. Sono perfetti in abbinamento a insalate, tartare di pesce o carne o per insaporire i sughi di pomodoro. Da provare sono le linguine con tonno, capperi, olive e pecorino; il cous cous con pesto di finocchietto, alici e capperi; la calamarata con capperi e mandorle. Con i capperi in Sicilia si prepara una gustosa caponata di verdure chiamata sciakisciuka e la famosa insalata pantesca, realizzata con patate lesse, capperi, pomodori di Pachinocipolla di Tropea ed erbe aromatiche. Usateli per preparare l'intramontabile salsa tonnata, che non accompagna soltanto il vitello, ma anche dei peperoni arrosto o delle uova sode



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